Il diritto penale minorile si diversifica in particolare grazie alle caratteristiche proprie del processo penale minorile che si distacca dal procedimento ordinario per imputati adulti, principalmente, in forza delle peculiarità del soggetto coinvolto nella vicenda processuale. Il regime differenziato infatti si giustifica in base ad una sostanziale differenza tra minorenne e adulto poiché il primo, in quanto soggetto la cui personalità è ancora in via di sviluppo, ha una maggiore occasione di crescita e di essere educato, non essendo dotato di strutture psicologiche definitivamente orientate. In questo senso la finalità rieducativa, espressa anche dalla Costituzione all’articolo 27 comma 3 relativamente alle pene, acquista centralità assoluta potendo trovare maggiori possibilità di realizzazione rispetto al procedimento ordinario, proprio perché già il processo stesso può fungere da occasione per educare (e non solo rieducare) il minore.